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Il Progetto

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Il Progetto

La nuova dimensione di Villa Amendola.
Tre sale Pinacoteca, una neonata Sala Sensoriale, l’abbattimento delle Barriere Architettoniche, una piattaforma di collegamento al secondo piano ad alta efficienza energetica, un sistema integrato per la fruizione dei contenuti digitali e dei sensori per quelli interattivi, un tour a realtà aumentata per scoprine i segreti, un Totem Multimediale all’interno del Giardino, un’Oasi degli Odori con labirinto per bambini nell’Orto Botanico.

Il progetto, redatto dal funzionario di Palazzo di Città, arch. Vito Guerriero, che ha curato anche la Direzione dei Lavori, ha potenziato Villa Amendola migliorandone i servizi ed ottimizzandone le strutture per raggiungere nuovi target di visitatori andando, comunque, a fidelizzare chi già vive quel luogo della Cultura.
Il Comune di Avellino, grazie al supporto di Analist Group srl e della SA.MO Costruzioni che hanno realizzato, rispettivamente, interventi immateriali e strutturali, apre una nuova era per Villa Amendola. Il valore Museo Civico ed il suo Orto Botanico vengono rafforzati grazie al miglioramento dell’offerta del Patrimonio Storico-Museale all’utenza e all’ampliamento della sua fruizione tramite l’utilizzo di tecnologie innovative.
Gli interventi realizzati rispondono all’Azione Specifica 6.8.3 (“Messa in Sicurezza e Recupero di Spazi di grande valore Storico-Monumentale, Interventi di Rigenerazione Urbana e Valorizzazione Identitaria”) che centrano l’Obiettivo Tematico 6 (“Preservare e Tutelare l’Ambiente e Promuovere l’Efficienza delle risorse”) previsto dall’Asse Prioritario X (“Sviluppo Urbano Sostenibile”) del POR FESR Campania 2014-20 ed inserito nel PICS (“Programma Integrato Città Sostenibile”).
L’importo assegnato per il costo totale del progetto è pari a circa 160 mila euro: gli interventi hanno riguardato aspetti strutturali ed immateriali.
Il Comune di Avellino è entrato in possesso di Villa Amendola e dell’Orto Botanico con la Delibera n.73 del 31 luglio 2003, durante l’Amministrazione Comunale guidata da Antonio Di Nunno.
In questi primi venti anni di gestione comunale, la struttura è stata oggetto di importanti interventi di ristrutturazione e conservazione.
Il primo è quello finanziato dal PICA (Progetto Integrato Città di Avellino) che realizzò la ristrutturazione del corpo di fabbrica di Villa Amendola: la struttura portante in muratura è stata conservata, mentre i solai sono stati demoliti e ricostruiti, quasi totalmente, con travi di legno lamellare a vista.
Con la Delibera di Giunta Comunale n.12 del primo agosto 2013, l’Amministrazione guidata dal sindaco Paolo Foti ha conferito a Villa Amendola la destinazione di “Polo Culturale” destinando il “piano nobile” dell’edificio a sede del Museo Civico.
L’allestimento del Museo della città di Avellino ha visto impegnati i funzionari di Palazzo di Città, la Soprintendenza dei Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Avellino e Salerno ed è terminato il 10 gennaio 2014 con l’apertura al pubblico del Museo Civico.


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